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SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE
SEZIONI UNITE CIVILISentenza 24 luglio 2014, n. 40001
Svolgimento del processo
1.- In data 13 Marzo 2014 la signora Carla Soriani è stata accusata dal Pubblico Ministero per violazione all'articolo 5 del Codice Civile a causa del suo uso del corpo per svolgere l'attività di escort.
La Signora Soriani si dice legittima allo svolgere tale attività in ottemperanza alla Nuova Legge n.5/14.
2.- Il Pubblico Ministero invece facendo leva sulla Nazione di Buon Costume ritiene impossibile tale attività e non la ritiene paragonabile ad una qualsiasi delle Attività Lavorative.
Motivi della decisione
1.- Visto l'articolo 5 del Codice Civile e le nozioni attuali di Buon Costume.
2.- Vista la Legge n.5/14 che pone sotto ottica legale la professione di Escort e Gigolò.LA CORTE RESPINGE LA DOMANDA
di condanna del Pubblico Ministero e di eventuale risarcimento.
Motivazione del Respingimento.
La Corte ritiene mutata la Nozione di Buon Costume:
1.- Per lesione al Buon Costume si possono intendere i soli atti che violino norme penali.
2.- La professione di Escorto e Gigolò regolamentata dalla Legge n.5/14 non lede il Buon Costume come oggi inteso a patto che tale professione si svolga come la Legge richiede in luogo privato e ad accesso limitato al pubblico.
Così deciso,
Il Presidente della Suprema Corte di Cassazione,
Giorgio Santacroce
Roma, addì 24 luglio 2014.